Come le terre rinforzate rivoluzionano la costruzione e la stabilità delle infrastrutture

virens-La realizzazione di terre rinforzate
Le terre rinforzate sono una tecnologia che sta rivoluzionando l'ambito dell'ingegneria civile e la costruzione di infrastrutture. Questa innovativa pratica combina l'utilizzo di materiali geosintetici con terreni naturali o materiali granulari, al fine di migliorarne le prestazioni e la stabilità.

Cosa sono le terre rinforzate?


Le terre rinforzate sono strutture ingegneristiche costituite dall’unione di materiale geosintetico, come geotessili o geogriglie, e terreno naturale o materiale granulare. Questi materiali vengono utilizzati per migliorare le caratteristiche di carico, drenaggio e stabilità del terreno. Le terre rinforzate vengono spesso impiegate in situazioni in cui la presenza di terreno instabile o di scarsa qualità richiede interventi di rinforzo. 

Esse hanno origine da intuizioni costruttive risalenti all’antichità, nelle quali venivano inseriti materiali come corde, teli o robusti che potessero aumentarne la resistenza, specialmente alla trazione. Questa pratica deriva dal riconoscimento del fatto che alcuni materiali, come ad esempio il calcestruzzo utilizzato oggi, mostrano una notevole resistenza alla compressione ma una minore resistenza alla trazione. Per questo negli anni ’60 in Francia si sviluppò l’idea di inserire elementi metallici all’interno dell’ammasso terroso con lo scopo di aumentare la resistenza (terre armate).

Ecco quindi che gli elementi che caratterizzano le terre rinforzate moderne sono gli elementi di rinforzo rappresentati dalle geogriglie e il rivestimento della superficie a mezzo di biostuoie e biotessili, applicati per trattenere le piccole particelle di terreno che possono staccarsi per agenti fisici ed atmosferici, con il compito, nel nostro caso dei preseminati, di rinverdire la facciata con una migliore integrazione ambientale e un miglior effetto estetico. Il biotessile preseminato Viresco® Sator, ad esempio, viene utilizzato per la sua capacità di trattare situazioni critiche, valorizzandole anche da un punto di vista estetico. 

L’utilizzo di Viresco® Sator nelle terre rinforzate


Una volta che la terra rinforzata è stata progettata tenendo conto di tutte le variabili morfologiche, geologiche, idrogeologiche e geotecniche della situazione in cui si andrà ad intervenire, si procede alla costruzione della stessa realizzando, come prima cosa, il piano di lavoro. Successivamente si posizionano i casseri metallici di altezza e inclinazione stabilita. Al di sopra di questi viene posata la geogriglia fissandola nella parte bassa e nei punti adiacenti tra le stesse.

Praticità e maneggevolezza rendono vantaggioso il biotessile Viresco® Sator anche durante la fase costruttiva e una volta completata la disposizione di tutti gli altri materiali si posa il biotessile preseminato disponendolo in modo da creare un risvolto di 10-15 cm sul fondo del cassero e sulla sommità dello stesso. Si installano quindi i tiranti metallici d’irrigidimento dei casseri bucando il biotessile secondo l’inclinazione prevista.

Prima del riporto del terreno di riempimento, si posano a ridosso della struttura a contatto col biotessile almeno 20 cm di terreno vegetale fertile compattando leggermente. Il restante terreno di riempimento può essere recuperato nel luogo di cantiere oppure recuperato da fonti esterne.

Il terreno di riempimento deve quindi essere posto per strati e costipato in modo adeguato alle caratteristiche che lo costituiscono e al grado di umidità in cui si opera, per evitare assestamenti rilevanti in epoche successive alla costruzione. Nel caso di terre rinforzate su più livelli si ripetono le operazioni appena descritte fino a raggiungere la sommità dell’opera.

Giunti al termine delle fasi costruttive, a seconda della temperatura e del soleggiamento, si consiglia di irrigare frequentemente fino al completo insediamento del manto erboso. Viresco® Sator trattiene in modo efficace le parti più fini del terreno e ne garantisce il rinverdimento raggiungendo risultati estetici veramente apprezzabili. 

I vantaggi dell’utilizzo di Viresco® Sator


La possibilità di personalizzare le essenze contenute nel biotessile preseminato permette di offrire le migliori prestazioni vegetative nelle più diverse condizioni ambientali e climatiche. Non solo, sono possibili anche variazioni in funzione delle esigenze del committente fino ad arrivare ad insediamenti floreali o a rispettare esigenze cromatiche. Data la difficoltà a far vegetare queste superfici (per inclinazione, qualità del substrato, scarsità d’acqua, ecc.) avere a disposizione un mezzo tecnico così affinato e perfezionato come Viresco® Sator è un vantaggio non trascurabile e molto apprezzato.

Le terre rinforzate, una volta vegetate, si presentano in modo ordinato, con piante sane che svolgono appieno la loro funzione dal punto di vista fisico, estetico e ambientale in termini di mitigazione di polveri, rumori e fornendo tutti i vantaggi di salubrità ambientale che il verde può garantire. Applicato a tutte le latitudini e contesti geografici, Viresco® vanta ormai 30 anni di esperienze applicative in geotecnica e nelle terre rinforzate affermandosi come il migliore e più ecologico ausilio al rinverdimento delle stesse.
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