Approcci innovativi nell’ingegneria naturalistica

virens-Tecniche ecosostenibili di recupero ambientale e rinverdimento
I cambiamenti climatici e l’intensa antropizzazione dell’ambiente hanno reso sempre più gravi le conseguenze dei fenomeni atmosferici, causa principale del dissesto idrogeologico, sia su pendii che corsi d’acqua.

Oltre alla difesa dagli eventi meteorici e dall’erosione, è diventata sempre più sentita anche l’esigenza di recuperare aree deteriorate o soggette ad interventi umani che necessitano di una rinaturalizzazione e restituzione a verde, come ad esempio vie di comunicazione stradali e ferroviarie, discariche, cave o aree industriali. Inoltre sono sempre più oggetto di valorizzazione territori da adibire ad itinerari naturalistici, piste ciclabili, aree protette floro-faunistiche, aree verdi a tutela della biodiversità e in contrasto ai cambiamenti climatici.


Soluzioni naturali per il controllo dell’erosione terreno e rinverdimento


Da anni, l'aumento dell'attenzione per la sostenibilità ambientale influisce anche sulle tecniche e i materiali utilizzati per tutte queste attività di risanamento. In particolare, per il controllo dell'erosione e il rinverdimento, vengono sempre più utilizzate soluzioni rispettose dell’ambiente e del paesaggio.

A tale fine si preferiscono le piante stesse a tutela della stabilità dei suoli o comunque metodi il più ecosostenibili possibile.
Non è casuale, infatti, che i primi ad occuparsi di una protezione dei suoli per mezzo di tecniche e materiali naturali e vegetali siano stati i paesi del centro-nord Europa, e in particolare quelli di lingua tedesca, che da sempre hanno dato prova di sensibilità per la tutela dell’ambiente.
Ampia è la gamma di materiali e metodi che rispondono a questa esigenza.

Tecniche sostenibili per il controllo dell’erosione 


Per il Controllo dell’erosione sono utilizzati:

  • semina manuale eventualmente coadiuvata dallo spargimento successivo di paglia;
  • georeti, biotessili e biostuoie da seminare;
  • biotessili e biostuoie pre-seminate;
  • idrosemine;
  • geostuoie tridimensionali;
  • geostuoie tridimensionali preseminate;
  • geostuoie tridimensionali rinforzate da rete metallica;
  • geostuoie tridimensionali rinforzate da rete metallica preseminate.
Interventi di ingegneria naturalistica con una funzione di Stabilizzazione sono invece:
 
  • messa a dimora di talee, piante arbustive e arboree;
  • gradonate vive (costruzione di gradoni con messa a dimora di materiale vegetativo come talee, piante arbustive e arboree);
  • fascinate vive (costruzione di solchi con messa a dimora di materiale vegetativo);
  • grate vive (posa di tronchi perpendicolari tra loro con messa a dimora di materiale vegetativo);  
  • palificate vive (armatura di tronchi con messa a dimora di materiale vegetativo);
  • materassi rinverditi (materassi di pietre contenute in reti metalliche con inserimento di talee).

Tecniche naturalistiche per il consolidamento


Per quanto riguarda gli Interventi di Consolidamento mediante tecniche naturalistiche abbiamo:

  • terre rinforzate rinverdite (consolidamento mediante l’uso di griglie di rinforzo sintetiche o metalliche riempite di terreno e rivestimento esterno con biotessili o biostuoie preseminate e non);
  • muri cellulari rinverditi (muri prefabbricati di cemento o legno a maglie rettangolari riempiti di terreno vegetale e inserimento di vegetazione);
  • gabbionate vive (gabbioni in rete metallica riempiti con pietrisco sovrapposti con inserimento all’interno di materiale vegetativo con capacità di propagazione);
  • briglia vive in legname e pietrame (disposizione di tronchi e pietre trasversalmente al corso d’acqua con inserimento di materiale vegetativo).

Il rinverdimento come tecnica di protezione del territorio


Come si può vedere molteplici sono le tecniche di protezione del territorio che contemplano la funzione di rinverdire. Ma perché questo fattore è diventato ormai così imprescindibile? Per varie ragioni.

Ci sono motivi paesaggistici che chiedono di conciliare le esigenze di messa in sicurezza a quelle di restituzione degli ambienti, oggetto di interventi infrastrutturali o soggetti ad alterazioni di varia natura, ad un paesaggio coerente con l’ambiente circostante, gradevoli e, se possibile, fruibili dalla popolazione.

Motivi naturalistici e di salute pubblica, per incentivare la biodiversità e ripristinare un equilibrio ecologico floro-faunistico determinante per la vita sul pianeta, per ridurre l’inquinamento e gli elementi nocivi (polveri, rumori, agenti contaminanti, ecc.) e per la purificazione dell’acqua.

Motivi climatici che raccomandano l’uso della vegetazione per contrastare il cambiamento climatico, il metodo più semplice ed economico in grado di aiutarci nel breve termine a ridurre la CO₂.

Il ruolo della vegetazione nella protezione del territorio


Le piante, coadiuvate dalle opportune tecniche e materiali, hanno dimostrato di essere un efficacissimo strumento di difesa del territorio dal dissesto idrogeologico

È assodato ormai quanto la vegetazione offra un’eccellente protezione del territorio e, anche nel caso in cui si debbano utilizzare sistemi materiali “artificiali”, il contributo della vegetazione rappresenta sempre un plus. Un esempio per tutti: la geostuoia tridimensionale antierosiva Virmat ha una resistenza a trazione, causata dalla forza di trascinamento di un flusso idrico fino a 4.6 m/s nel caso in cui non sia vegetata. Nel caso in cui invece Virmat sia vegetato (condizione naturale essendo preseminato), la resistenza arriva fino a 6.0 m/sec.

I prodotti Virens: biotessili preseminati e geostuoie preseminate 


Grazie alla loro capacità di inerbimento e rinverdimento delle superfici sulle quali vengono impiegati, i prodotti Virens trovano utilizzo in tutti i tre ambiti sopra descritti:

  • Il biotessile preseminato Viresco® Sator  è ideale per il controllo dell’erosione, in certi metodi di stabilizzazione e negli interventi di consolidamento come ad esempio le terre rinforzate (sotto le reti metalliche e sintetiche) e gabbionate rinverdite.
 
  • Le geostuoie tridimensionali preseminate Virmat e Virmat L vengono utilizzate nel controllo dell’erosione e nel consolidamento delle terre rinforzate.
 
  • Il geocomposito RecsViresco, invece, è ideale per il controllo dell’erosione e per la stabilizzazione di scarpate.
In estrema sintesi le caratteristiche che rendono vantaggioso il loro utilizzo sono:

  • la capacità di trattenere le sementi in tutte le condizioni ambientali ed atmosferiche, le cui manifestazioni sempre più estreme mettono a dura prova tutti gli ambienti ed esasperano il dissesto idrogeologico (basti pensare alle tanto temute bombe d’acqua);
  • la possibilità di contenere delle essenze vegetali studiate in funzione delle condizioni ambientali e climatiche in continuo mutamento;
  • la facilità e velocità di applicazione;
  • la compatibilità ambientale.
È ormai evidente che la progettazione non può prescindere dall'analisi accurata delle conseguenze ambientali delle opere da realizzare, sia nella creazione di nuove infrastrutture, sia nel recupero di situazioni pregresse, come ad esempio insediamenti da bonificare o aree abbandonate. L'obiettivo è quello di ricostruire un rapporto equilibrato e virtuoso tra l'uomo e la natura, poiché è chiaro che senza un ambiente naturale sano, non può esserci un futuro sostenibile per l'umanità.  
Virens

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