L’orticoltura biologica: cos’è e quali sono i vantaggi

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In un ambiente sempre più influenzato e contaminato dalle attività umane, negli anni si è progressivamente affermata una sensibilità verso le conseguenze che tali azioni hanno sull’uomo stesso e sulla sua salute. Uno degli aspetti che più interessano il sentire collettivo è sicuramente quello dell’alimentazione: attenzione alla salubrità dei cibi, alla protezione dell’ambiente agricolo e dei lavoratori del settore, sono solo alcuni dei fattori che hanno fatto sì che, dalla prima metà del secolo scorso, cominciassero a farsi strada delle concezioni etiche e produttive particolarmente rigorose e rispettose della natura.

I primi approcci all’agricoltura biologica


Inizialmente in Inghilterra e Germania e poi in diversi paesi dell’Europa occidentale, sono stati vari i primi ideatori di metodiche produttive che contemplavano esclusivamente tecniche “naturali”. 

Gli scopi di tali metodologie erano molteplici: 

  • godere di prodotti di alta qualità e con maggiore contenuto di nutrienti che non contenessero residui di diserbanti, pesticidi o conservanti;
  • migliorare la qualità e le proprietà organolettiche dei terreni coltivati con lavorazioni meno profonde e con l’uso di fertilizzanti di origine naturale, il sovescio e le rotazioni colturali;
  • nel caso di allevamenti, adottare delle regole particolarmente rispettose delle condizioni degli animali, della loro alimentazione, della convivenza tra di loro e dell’ambiente in cui vivono;
  • adottare pratiche più rispettose dei diritti dei lavoratori impiegati in agricoltura;
  • limitare l’impatto ambientale complessivo provocato dall’attività produttiva agricola. 

L'agricoltura biologica, infatti, limita fortemente i concimi, in particolare quelli minerali, preferendo elementi di origine organica come i compost per mantenere inalterate le caratteristiche del terreno.

I vantaggi dell’orticoltura biologica


Seguire i principi dell’agricoltura biologica significa adottare tecniche di coltivazione che limitino i patogeni per mezzo di lunghe rotazioni e consociazioni colturali, selezionando varietà di specie resistenti e ricorrendo a metodi di lotta biologica per mezzo di insetti antagonisti. Oltre a questi metodi vengono ammessi all’uso anche alcuni antiparassitari di origine minerale, vegetale e alcuni batteri “benigni”.

Per il controllo delle erbe infestanti, invece, sono ammessi principalmente mezzi “fisici” e meccanici, come la lavorazione meccanica del terreno, la sterilizzazione a vapore per mezzo di macchine per l’applicazione al suolo di vapore surriscaldato e la neutralizzazione delle erbe spontanee con l’uso del fuoco per mezzo del pirodiserbo. A questi metodi si aggiungono le “barriere fisiche” come i teli pacciamanti, che possono essere sintetici, di solito in polietilene, oppure biodegradabili in juta, amidi vegetali, ecc.

Il biotessuto Viresco® Olus in orticoltura biologica


Non potendo usufruire di una grande varietà di sistemi e prodotti di difesa, è quindi intuibile come l’attività agricola biologica richieda un grande sforzo operativo e concettuale. Ecco perché l’introduzione di mezzi tecnici di protezione biodegradabili, ai quali appartiene anche il biotessuto preseminato Viresco® Olus, sono un’ottima opportunità di miglioramento delle condizioni produttive.
In particolare, il biotessuto Viresco® Olus, di origine completamente cellulosica e quindi totalmente biodegradabile, oltre ad offrire caratteristiche di pacciamatura per il controllo delle erbe spontanee, contiene sementi nella trama.

In sintesi le caratteristiche dei preseminati biodegradabili sono:

- protezione dalle infestanti e semina diretta del terreno in un’unica fase operativa;
- semina di precisione
- meno ore di lavoro nel corso della coltivazione per sarchiare, sfittire, etc. 
- protezione da parassiti, patogeni, insetti e uccelli
- piante pulite 
- riduzione di false semine e solarizzazioni
- buona conservazione del terreno sottostante
- regolarità produttiva
- nessun onere di smaltimento finale
- contribuiscono a limitare la diffusione di microplastiche.

In un settore come quello dell’orticoltura biologica, per sua vocazione molto attenta nell’adottare metodiche e mezzi tecnici che siano assolutamente rispettosi dell’ambiente e delle colture, dunque, i teli biodegradabili risultano essere un ottimo sostegno all’attività degli orticoltori.  
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